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Maria Paola Mandozzi

artisti


Nata a Recanati vive a Porto Recanati.

Diplomata agli studi classici ha maturato nel corso degli anni diversi interessi tra cui letteratura, filosofia, poesia, pittura e fotografia.

Partecipa a mostre collettive di fotografia ed è presente con alcune delle sue poesie in diverse antologie (Sguardi di donne, Isole d'Infinito ed altre).

L'arte le offre l'opportunità di operare una indagine e riflessione su se stessa e sul mondo, oltre ad offrirle occasione di 'scambio' e aggregazione.

(cell.: 333,1311250 - e-mail: mpm2965@yahoo.it)

Maria Paola Mandozzi

Passa il temporale

Bianco di luce già
raggia l'orizzonte
le acrobazie dei voli
che fuggono il mare.

Il nubifragio si scioglie
e il suo corteo fragoroso
tremula senza pioggia
raccolto alla memoria
nel guizzo iridescente
dell'arcobaleno.

In figure volubili
di nubi
avanza la sera:
proteiforme remota.

Si schiude corolla
al segreto dei segreti
che fluttuano
in fondo all'anima.

All'alba

Il sole veste lieve
la solitudine
delle sponde
nel silenzio d'alba
che fa immense le ore.

Segna il cammino
questo crepuscolo marino
di sogni inseguiti
che carezza la sostanza
palpitante del mare.

E la sua orchestra
è mite ancora
nella quiete senza vento

tra pensieri vaganti
che fuggono vaghi.

Ora anche i miei occhi
stupiti di luce
raccolgono la voce
che va al di la delle cose
oltre lo strepitare

assiduo dei gabbiani.

Primavera

Allenta il mio andare
una danza festosa
di corolle:
abbraccia l'erba molle
il loro abito cordiale
breve al cerchio d'avvenire.

E' respiro fugace
nel suo legame col cielo:
palpito inatteso
che frange il silenzio
antico di terra
nel cuore immenso
di una primavera
fiorita di luce.

L'aquila - 3.32 a.m.

Ritorno col cuore
a spazi d'aria e di luce
che mi respirano
addosso le cose di ieri.

La solitudine
di questo giorno
ha linguaggio ignoto:
i suoni d'un dolore
arreso
al silenzio di voci

che è attesa
di resurrezioni
sulla cenere del tempo.

E il fiato indifeso
del mio essere remoto
al cielo che si schiude
avaro di segni:

chè sono morti
i morti
ne hanno parole

se non nel grido
di chi ode sussurri
lievi nel vento.


Novilunio

Alcun segno di vita
in questa cheta sostanza
che al cerchio di stelle
si materia di sussurri.

Silenzio argento ora
colma l'animo e in luce
stempera il novilunio
la distanza degli astri.

Nella sorte di stelle
vicende ancora ignote.

Eterno scorre il dolore.

E forse ci fa più savi
nelle nostre solitudini.

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l'altra dimensionee il naufragar m'è dolce in questo mare (Giacomo Leopardi)Simulacrail battesimo del mare

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